un romanzo di Alessandro Gabrielli
"Non riuscirete più a staccarvi", Il Messaggero.
"Non vi farà dormire di notte", La Repubblica.
"Si legge tutto d'un fiato dalla prima all'ultima pagina", il Corriere della Sera.
Sono titoli inventati. Se vi attirano, comunque, non comprate questo libro. "Invisibile" è fuori da tutti gli schemi, o, meglio, questa è la sua ambizione. Racconta le gioie sessuali di una coppia e di un loro amico. E lo fa in maniera schietta e genuina. È, in più di un senso, un romanzo bio (logico), che inquadra, in soggettiva e senza pregiudizi, tre mammiferi liberi che ballano su quel confine tra desiderio e parafilia, tanto sottile da costringerli a farlo al riparo dal giudizio degli altri, delle cosiddette persone perbene, quelle che vanno in vacanza in crociera e che si indignano per i privilegi della casta.
Il resto lo troverete scritto all'interno, è perfino stucchevole dover riempire questa quarta di copertina con le solite banalità studiate per accattivare. Non è una trovata stilistica, ma una rottura vera
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GENERE: Romanzo Erotico
COLLANA: ND
N IN COLLANA: ND
PUBBLICAZIONE: 12/10/2020
PAGINE: 156
PREZZO: €15,00
ISBN: 978-88-31243-25-4
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Alessandro Gabrielli é nato nel 1974, quindi si è persoJohn Lennon, i Doors e il primo concerto di Bruce Springsteen a San Siro, ma ha fatto in tempo a usare il duplex, a sbucciarsi le ginocchia rincorrendo un Super Santos, e a doversi comprare un disco se voleva ascoltarlo. E di Roma, la città dei maestosi pini domestici che non si piegano mai, della pizza con le patate e il rosmarino che sopravviverà alle gourmet, delle fontanelle che offrono ristoro anche all'ora dell'apericena (un nasone se l'è perfino messo in salotto, e in frigo non ha il Campari), e poi, vabbè, anche del Colosseo e di quelle altre cose lì. La città di Sordi, a cui lo accomuna il cinismo spietato ma mai gratuito, che nasce da quel malessere socio-antropologico che Alberto sapeva esorcizzare attraverso una comicità severa e sferzante, e che ad Alessandro ha fatto invece venire le emorroidi. Ecco perché sogna di andarsene a vivere, insieme a una pecora nera, in Scozia o giù di lì. Cieli uggiosi, pioggia, freddo e, soprattutto, una bassissima densità abitativa. Questa biografia, che non dice nulla ma che dice tutto, se l'è scritta da solo, anche se è in terza persona.
Sono al mio terzo libro. Gli altri due sono ancora più di nicchia di questo. II prossimo, invece, sarà un capolavoro.